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parco1923

Il brand che si ispira agli orsi d’Abruzzo (e li difende)

Passeggiando per le vie di Pescasseroli durante i mesi estivi, tra i tantissimi turisti che affollano il piccolo paese abruzzese, è facile intuire l’importanza del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise.
Qui si trova infatti il quartier generale del Parco, il centro visitatori e tantissime attività legate ad escursioni, trekking, avvistamento animali e outdoor in generale.


Ed è proprio a Pescasseroli, in provincia dell’Aquila, che nasce PARCO1923, azienda che “racconta i profumi di alberi centenari e foreste vetuste che fanno da padri protettori a fiori rari e delicati, conservati nel tempo grazie all’isolamento in cui il territorio ha giaciuto per secoli”.

Nel centro del paese si trova il primo flagship store italiano, per rimarcare il forte legame che lega il brand a questo territorio (1923 è l’anno in cui venne fondato il Parco Nazionale d’Abruzzo). Un negozio elegante e sofisticato, una vera e propria boutique sensoriale, dove poter acquistare fragranze, candele, saponi e tanti altri prodotti di bellezza e cura del proprio corpo.

I prodotti di PARCO1923

Il brand e i suoi prodotti nascono con l’intento di far rivivere ai consumatori e ai viaggiatori le sensazioni della natura, grazie a un attento studio delle materie prime. Il risultato di questo processo è stato approvato da un gruppo di guardia parco anziani e da alcuni botanici locali, che hanno riconosciuto il profumo delle foreste del Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise e dato quindi la loro benedizione. Dopo la prima creazione olfattiva, nel 2018 è stata lanciata Scarpetta di Venere, fragranza che prende il nome del fiore raro che vive solo poche settimane in primavera lungo i torrenti del Parco.


Per noi era importante il legame con la comunità e volevamo che il prodotto fosse un regalo, prima di tutto, al territorio, per questo devolviamo 1 euro per ogni prodotto venduto all’Ente Parco per la conservazione della flora dell’area protetta.


I fondatori di PARCO1923

Quello di PARCO1923 è sicuramente un esempio interessante di come un brand possa svolgere un ruolo rilevante all’interno del suo territorio, non solo con piccole donazioni, ma anche con effettive attività di promozione culturale e sociale. Grazie infatti al progetto ArteParco, realizzato insieme all’Ente Parco e al Comune di Pescasseroli, si è cercato di portare l’arte contemporanea all’interno di uno dei luoghi naturalistici
più antichi e suggestivi d’Italia.

Come si legge sul sito ufficiale, il progetto vede coinvolto ogni anno un artista diverso, invitato a confrontarsi con le Foreste Vetuste e a realizzare un’opera con materiali naturali ed ecologici. Le faggete diventano così non solo cornice, ma parte stessa dell’opera, la quale si trasforma seguendo i ritmi e le condizioni dettate dall’ambiente.

La prima edizione – inaugurata il 1° settembre 2018 – ha visto protagonista l’artista-designer Marcantonio con l’installazione “Animale-Vegetale, Il Cuore”. Una scultura in legno a forma di cuore è stata applicata su un albero morto del Parco, rifugio di diverse specie animali e vegetali rare e preziose.

“Animale-Vegetale, Il Cuore” di Marcantonio

Dopo aver ospitato le opere “(specchi angelici)” di Matteo Fato e “Un tempo è stato” di Alessandro Pavone, quest’anno la quarta edizione è stata celebrata con l’installazione dell’artista bolognese Sissi, che ha realizzato “Radicorno”, una scultura in ceramica di circa due metri: “Amo molto il sottobosco e volevo che l’opera fosse alle porte del mistero. L’idea del lavoro è di una radice che esce e si avviluppa come un germoglio, tocca il cielo e prende colore, quindi diventa quest’unicorno che, in fondo, appartiene alle leggende del bosco. Poi si è estinto e oggi ritorna come simbolo della nostra riappacificazione con la natura”, ha spiegato l’artista.

“Radicorno”, di Sissi

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